martedì, ottobre 25, 2005

La formazione collaborativa 

Via [mini]marketing, apprendo che Giancarlo Polenghi, docente del corso di marketing dei servizi presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma utilizza il blog come strumento di didattica e relazione con gli studenti. Gli devo fare i miei complimenti per l'iniziativa e per il linguaggio "fresco" che utilizza.

Ho provato anche io a fare qualche sperimentazione, proponendo ad alcuni studenti del Politecnico di Milano di utilizzare un wiki per la loro tesi di laurea. Dopo un primo momento di candido stupore, l'idea è stata apprezzata. Non so se ci sono dei precedenti, ma sono sicuro che lavoreremo tutti in modo più efficace.

4 Comments:

Blogger Giancarlo Polenghi said...

Caro Maurizio,
lo scorso anno ho insegnato un corso di International PR on line per una università americana, presso la quale mi ero recato per circa sei mesi in precedenza. Lì ho imparato ad insegnare basandomi sulla collaborazione con gli studenti, stimolando il lavoro di gruppo, anche on line. Utilizzavamo una piattaforma di blackbord ma - e questo era esaltante per una materia che ha per oggetto le diverse culture - avevamo la rete a nostra disposizione per esercizi e letture. Insomma è stata un'esperienza esaltante. Tornato in Italia ho pensato che sarebbe stato interessante trasferire questo "know how" nel mondo della formazione d'impresa, ma mi sono poi reso conto che c'è poca preparazione verso uno stile di insegnamento più partecipativo. Anyway, piano piano ci riusciremo. Ciò che più mi colpisce è che insegnare in questo modo oltre ad essere più divertente - almeno in termini soggettivi - è anche più utile per gli studenti. Imparano di più se si coinvolgono in attività pratiche e se sono stimolati a lavorare insieme.

27/10/05 10:57  
Blogger Maurizio Goetz said...

Caro Giancarlo,

non ho dubbi che ci arriveremo anche qui. Gli studenti sono notoriamente più conservatori di quanto si pensi, ma quando si appassionano diventano i migliori ambasciatori del cambiamento e spesso lo rendono irriversibile.
Dovremmo diffondere questa cultura della formazione partecipativa, si creerebbe davvero un "nuovo valore" per gli studenti, ma anche per i docenti stessi.

27/10/05 11:11  
Blogger Maurizio Goetz said...

Caro Joy, è molto semplice, utilizzeremo uno strumento che trovi on line www.writely.com Ha l'interfaccia di un editor come word e consente di apporre correzioni direttamente on line

1/11/05 16:43  
Blogger Maurizio Goetz said...

Cara Joy,

come ti scrivevo funziona come un normale editor come word, quindi il neolaureando, scrive come farebbe normalmente. Lui gestisce interamente il progetto e da solo al relatore e correlatore le autorizzazioni per vedere il documento. Nessun'altro lo può vedere. Noi possiamo apporre correzioni e note direttamente sul suo documento, evitando la stampa o l'invio via mail dello stesso file corretto.

3/11/05 06:07  

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